In questi giorni di incertezza, in cui la diffusione della epidemia da corona virus (covid-19) ha completamente stravolto le nostre vite siamo stati privati delle nostre certezze, non possiamo godere della presenza dei nostri cari, non possiamo frequentare i nostri amici o andare a lavoro.
Tutto questo genera sentimenti di tristezza, solitudine, preoccupazione per la nostra salute ma anche per le nostre finanze. Alcuni vivono questi stati d’ animo come strumento per capire in che modo poter ripartire e soprattutto imparare ad apprezzare maggiormente ciò che avevano. Altre persone invece non hanno le risorse emotive per gestire queste emozioni altalenanti e ciò può generare in loro forte ansia e stati depressivi.
Un modo per restare in contatto al mondo esterno è quello di mantenersi collegati con la nostra rete sociale: amici, parenti, colleghi e farlo tramite mezzi di comunicazione differenti come videochiamate o facebook dove è possibile anche vedersi e queste sono sicuramente modalità che ci fanno sentire più vicini di una normale telefonata.
Ma quale è il confine tra l’ ansia sana e l’ ansia patologica?
Se ci dovessimo rendere conto però che tutto ciò non basta e di essere a rischio di scivolare in un disturbo psicologico, dove l’ ansia prende il sopravvento portandoci a pensare ed immaginare situazioni ancora più difficili e ingestibili dove un semplice mal di testa diventa fonte di eccessiva preoccupazione oppure ci sentiamo fortemente demotivati, senza voglia di fare nulla è necessario chiedere aiuto.
Contattami anche solo per una consulenza, insieme potremo capire come reagire alla paura, all’ angoscia, alla solitudine che provi e ritrovare un nuovo equilibrio.
In un momento di emergenza globale, incerti scenari, repentini cambiamenti di abitudini di vita, inevitabilmente si presenta anche lo stress. Ma c’è modo per arginarlo.